LO SPORT ADATTO AI BAMBINI, COME SCEGLIERE QUELLO CHE PORTERA' PIU' BENEFICI
A fine estate, con l’approssimarsi dell’inizio delle scuole, si comincia a pensare a quale attività sportiva scegliere per il proprio figlio. L’avvio allo sport dei bambini, avviene solitamente nella fascia prescolare, approssimativamente attorno ai 4 – 5 anni di età. I genitori cominciano ad orientarsi verso la scelta dello sport da far praticare al figlio, tenendo conto delle attitudini, del carattere, dello sviluppo fisico più armonico, senza tralasciare gli eventuali desideri del piccolo sportivo in erba. Calcio, danza, rugby, nuoto, arti marziali, pallavolo, tennis, equitazione, tra le tante scelte può diventare difficile orientare la decisione verso quello più adatto.
Premesso che qualsiasi sport, praticato in maniera costante, stimola lo sviluppo fisico e tiene lontane
tutta una serie di patologie, a cominciare dall’obesità infantile (patologia maggiormente in crescita per l’età pediatrica), importanti risvolti sono visibili anche in termini
di socializzazione,
autostima ed eventuale superamento della timidezza. Solitamente una prima
selezione viene fatta tra gli sport individuali e di squadra, dove non solo l’attitudine diventa prioritaria nella scelta ma, immaginare il percorso che si verrà a sviluppare serve a valutare
l’eventuale impegno familiare, anche in termini di spostamenti per seguire allenamenti o gare.
Alcuni sport vengono considerati completi perchè sviluppano in maniera armonica tutti i segmenti corporei (nuoto, atletica, arti marziali), mentre altri, impegnano asimmetricamente solo alcuni distretti, vedasi ad esempio il calcio, il tennis o la scherma, per i quali è utile prevedere anche una preparazione aggiuntiva per compensare la parte meno sollecitata del corpo.
Tra le arti marziali più note, sicuramente il Judo, il Karate, il Jujitsu, sono quelle che hanno avuto maggior risalto, anche grazie a cinema e televisione. Nel pensiero comune, le arti marziali
sono immaginate come un insieme di pratiche fisiche, psicologiche e mentali utilizzate al solo fine del combattimento.
Nulla di più sbagliato. In realtà, le odierne discipline marziali sono un insieme di abilità sportive, di perseguimento
della salute, di ginnastica, e aumento della crescita personale. L’uso della forza, l’autocontrollo, la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, l’aumento della
confidenza e della consapevolezza con il proprio corpo, sono insegnati come valori fondamentali di questo sport.
I motivi per i quali avviare il proprio figlio alla pratica di un’arte marziale, sono contenuti proprio in quella parola che precede tutte le discipline marziali. Stiamo parlando di arte, cioè l’insieme di quelle abilità tecniche, che sono in grado di trasmettere sotto forma di creatività e senso estetico, messaggi ed emozioni. Nel senso più sublime potremmo considerarla come la rappresentazione estetica verso l’esterno, dell’interiorità dell’animo umano. Impossibile pensare che un genitore, voglia limitare la crescita del proprio figlio a una pratica di solo fitness. Sicuramente il desiderio sarà quello di inserirlo in un contesto positivo e accogliente, che sappia insegnare i sani valori e stimolare la crescita positiva dell’individuo.
l’Aikido è, tra le arti marziali, forse meno conosciuta di altre ma, le caratteristiche assolutamente uniche, di questa disciplina, la rendono particolarmente adatta allo sviluppo equilibrato dei bambini, non solo per quanto riguarda l’aspetto fisico, ma anche intellettivo, emotivo, caratteriale e spirituale.
La disciplina si basa sullo studio di tecniche che permettono, tramite movimenti, leve e proiezioni, di anticipare e annullare gli attacchi degli avversari, senza entrare in dinamiche di combattimento. I cardini principali di questa pratica si fondano sull’armonizzazione con l’avversario, lo sfruttamento a proprio vantaggio delle energie di attacco altrui e l’immobilizzazione senza lotta.
L’Aikido si presta in maniera unica ed eccezionale allo sviluppo e alla crescita armonica dei ragazzi, proprio per le caratteristiche dell’insegnamento di questa disciplina. Ecco alcuni esempi:
In una società sempre in continua evoluzione, sollecitata da grandi e rapidi cambiamenti, l’importanza che diamo allo sport dei ragazzi dovrebbe assumere carattere prioritario per la costruzione degli adulti che potranno essere. Fornire basi solide di disciplina, motivazione, orientamento al risultato, salute fisica e equilibrio interiore, significa offrire la possibilità di destreggiarsi di fronte alle difficoltà della vita adulta, mantenendo un atteggiamento positivo ed equilibrato, permettendogli di andare incontro al loro futuro circondati da buone relazioni e in salute.